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Don Luigi Epicoco a La Scala per il libro “Da Saulo di Tarso a Paolo apostolo”

Il 10 luglio 2022, l’abbazia Madonna della Scala, in Noci, ha accolto don Luigi Epicoco per la presentazione del libro di p. Antonio Cassano e Maria Grazia Costantino, “Da Saulo di Tarso a Paolo apostolo”. Teologo, filosofo, assistente ecclesiastico del Dicastero per la comunicazione ed editorialista dell’«Osservatore romano», scrittore, don Luigi – dopo il discorso di accoglienza da parte del priore, Don Vito Goffredo –, ha introdotto il libro facendo una panoramica dei punti centrali del testo intrecciandoli a citazioni bibliche molto profonde e stimolanti evidenziando, sin da subito, il percorso parallelo di crescita spirituale e umana che si snoda lungo le pagine del testo. Questo aspetto rende la lettura interessante sia per i credenti che per i laici, come lo stesso don Luigi ha sottolineato affermando che «questo libro è un tentativo di prenderci per mano e di accompagnarci nel nostro buio. Non solo dire semplicemente siamo al buio, ma cosa fare quando la luce è spenta…». 

Ricorrente, nell’intervento del giovane eppur già tanto fecondo oratore, è stata la parola “possibile”. Definisce una “programmazione del possibile” quella che viene fuori dal libro e che “permette di scoprire il grande dono della vita e invita a pretendere di essere felici nonostante i problemi”. Richiamandosi alla storia di ciascuno, don Luigi afferma che molti hanno problemi col proprio “possibile” per cui si desidera qualcosa ma concretamente come si fa? Cosa devo fare? Ed è qui che si inserisce il lavoro degli autori – ha continuato don Luigi – perché l’approccio che essi hanno usato mira ad aiutare le persone ad essere guidate a fare i passi possibili che possono portare il cambiamento nella propria vita… Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci prenda per mano e ci dica: “si fa così”. Anche san Paolo, sulla via di Damasco, per quell’eccesso di luce che lo colpisce, diventa cieco ma, a un certo punto, viene preso per mano e accompagnato nel suo buio. È un tipo di approccio contenuto nel vangelo, come don Luigi illustra facendo riferimento all’episodio del giovane ricco a cui Gesù chiede, alla fine del dialogo tra loro, di fare concretamente qualcosa, oltre ad osservare i comandamenti, vera e propria “programmazione del possibile”. Mi piace pensare – continua don Luigi – che questo libro nasca come la presa a cuore di questo ragazzo, come qualcuno che vada da lui e gli dica ‘ripartiamo da capo, ripartiamo dal tuo possibile’, per aiutarlo a prendere sul serio la richiesta di Gesù di essere felici. Inoltre, si sofferma sul fatto che ci sono delle somiglianze tra la storia di Paolo e la nostra vita anche se ognuno di noi è unico e irripetibile, quindi questa somiglianza ci accomuna agli altri e, nello stesso tempo, ci invita a non spaventarci per la nostra unicità

Dopo domande rivolte agli autori, relative ad alcune pagine del libro, don Luigi conclude definendo i capitoli un aiuto formidabile, concreto non astratto, a guardare la propria storia, a poter fare un passo possibile, un passo che ci avvicini a scoprire chi siamo davvero, a cosa siamo chiamati, quanto grande è il dono della nostra vita. Dobbiamo avere la pretesa di essere felici nonostante i problemi. Sono pagine pasquali perché ci aiutano a fare il passaggio per vivere consapevolmente quanto la vita ci riserva, con gratitudine.

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